"Alcune realtà sono riuscite ad accedere a dei fondi perduti che hanno in minima parte coperto le spese, altre no perché non in possesso dei requisiti richiesti - prosegue Laura - di queste alcune, hanno dovuto chiudere, altre stanno andando avanti a fatica chiedendo enormi sacrifici ai propri insegnanti in attesa di tempi migliori, La situazione con il cambio di Governo si è ancora aggravata con il previsto decreto 'ristori 5' che si è arenato mentre il nuovo decreto 'Sostegni' non prevede aiuti di alcun tipo per le Asd, categoria nella quale invece rientra ben l'80% circa delle scuole". Chi vive per e con la danza si sente oggi sempre più "invisibile" e chiede ancora una volta alle istituzioni di poter essere ascoltato e sostenuto.
"Il nostro grido di allarme è caduto nel vuoto, si è scontrato contro il timpano sordo delle istituzioni che ragionano e agiscono per categorie e codici ateco - conclude Laura - chiediamo di riaprire, subito. Che il valore sociale, formativo e culturale del nostro lavoro sia considerato indispensabile e indiscutibile. Che si lavori al nostro riconoscimento, regolamentazione e inquadramento cosa a cui sta già lavorando a pieno ritmo AssoDanza Italia, associazione di categoria nata un anno fa a rappresentanza e tutela delle scuole di danza private. Vogliamo fondi, aiuti concreti per superare l'emergenza e per il rilancio delle attività che si preannuncia lungo e macchinoso".
FONTE- LANAZIONE.IT